Attività di progetto in risposta all’emergenza da COVID-19

(in corso di svolgimento)

Il gruppo di lavoro del progetto MMM si è trovato a dover affrontare le nuove sfide connesse ai cambiamenti che la pandemia e, soprattutto, le conseguenti limitazioni connesse al periodo pandemico, hanno determinato in vari contesti, in particolare in quello della formazione e della pratica ospedaliera (attività clinica).

Se nella fase di progettazione iniziale i risultati finali del progetto MMM, come il laboratorio VR e i mockup stampati in 3D, hanno effettivamente creato un valore aggiunto nelle sedi fisiche – vale a dire in modalità “in presenza” e in uno scenario, quindi, tradizionale -, le nuove sfide lanciate dalla situazione COVID-19 hanno portato alla necessità di nuovi setting on-line, digitali, che permettano l’interazione di più soggetti a distanza.

In particolare, gli obiettivi delle nuove attività portate avanti dal Team di lavoro e legate al nuovo WP COVID sono relativi alle seguenti potenzialità:

1. L’implementazione degli scenari di laboratorio VR e utilizzo dei mockup tramite piattaforme cloud in grado di permettere ai colleghi clinici (medici, specializzandi e studenti di medicina in formazione) di accedere alle esercitazioni e simulazioni digitali, già ottenute in remoto dal progetto MMM, anche via cloud da qualunque parte del mondo. Le attività di lavoro mirano a evitare lunghe e difficoltose (in tempo di COVID) trasferte di colleghi, che potranno comodamente fruire dell’apprendimento di tecniche chirurgiche e di visualizzazione dalla propria sede ospedaliera e/o universitaria.

2. L’utilizzo della realtà virtuale come metodo alternativo per le conferenze remote (Heart Team Virtuale). Questa soluzione mira a offrire ai relatori/speaker la possibilità di interagire con gli organi e di evidenziarne le lesioni direttamente con un puntatore laser virtuale. Un altro vantaggio previsto da tale attività è l’impegno intellettuale nell’incontro: in virtù delle caratteristiche proprie delle tecnologie immersive, i partecipanti si sentiranno coinvolti negli incontri e non sperimenteranno distrazioni visive o uditive dall’ambiente circostante.

3. L’implementazione di fasi di formazione alle tecniche di visualizzazione degli organi e chirurgiche in gruppi anche numerosi (molti osservatori con un operatore); ciò permetterà la presenza in contemporanea di più utenti sulle piattaforme cloud implementate, capaci di supportare la multiutenza senza perdita di qualità.

4. L’implementazione di momenti di formazione interattiva (molti operatori che lavorano insieme con/senza osservatori) alle tecniche di visualizzazione e chirurgiche fra operatori diversi che contemporaneamente operano sullo stesso organo o distretto corporeo.

5. Il miglioramento dell’efficacia degli interventi chirurgici simulati (tramite esercitazioni pratiche su mockups). Tale progresso aprirebbe nuovi scenari sulla possibilità di far lavorare più operatori in contemporanea giungendo a simulare operazioni chirurgiche realmente eseguite in equipe, dove differenti persone da differenti luoghi (ma nella stessa sala virtuale) possono eseguire interventi sullo stesso organo o distretto corporeo come se fossero realmente fianco a fianco in sala operatoria.

6. La creazione di un’interfaccia web finalizzata a rendere il prodotto fruibile dagli utenti finali. L’interfaccia prevede la visualizzazione di una pagina iniziale accessibile a tutti, contenente informazioni sul progetto, una demo del software e contatti. Il gruppo di lavoro sta inoltre lavorando alla creazione di 3 sottostrutture differenziate per utente: una destinata esclusivamente ai medici e altre due agli studenti di medicina con uno scopo prettamente didattico.

Le limitazioni ancora esistenti nella mobilità fra strutture cliniche e didattiche all’interno e all’esterno dei confini nazionali in un epoca ancora emergenziale dal punto di vista sanitario costringono adattamenti che possono diventare opportunità per nuovi modelli formativo-didattici e clinico-collaborativi che possono perdurare nel tempo, permettendo simulazioni di visualizzazione e chirurgiche in un laboratorio virtuale senza confini e senza limitazioni di numerosità fra gli operatori presenti, anche di diverse strutture e nazionalità.